domenica 6 aprile 2014

"viva tutto" Jovanotti & Franco Bolelli

commento da pag 240 a 260 (dalla seconda e-mail dell 11 maggio fino alla fine del 21 maggio)

11 commenti:

  1. Jovanotti e Bolelli discutono, in queste pagine, inizialmente su i tabù trovando notevoli differenze tra i tabù italiani e quelli americani partendo da uno slogan che dice: make money makes sense; uno slogan così in Italia nn avrebbe grande furore anche perché i tabù italiani sono il denaro e la morte, quest'ultima in America nn è di grande significato poiché anticamente era come una cosa abituale e quindi le due nazioni si distinguono proprio per questo. Successivamente si discute di un nuovo argomento quello delle riviste: Jovanotti spiega che adesso è difficile fare una rivista perché nn hanno più la bomba che avevano una volta, infatti adesso sono in pochi a leggere riviste. Bonelli risponde raccontando a Jovanotti come il libro scritto dal figlio abbia avuto molta fortuna è di questo i due sono molto soddisfatti , in particolare Bolelli. L' argomento di questi che peró mi è piaciuto di più è quello alla di queste pagine, dove infatti Jovanotti racconta a Bolelli di come insieme alla sua band ha scritto una delle sue canzoni, ovvero il più grande spettacolo dopo il big bang che è una delle mie canzoni preferite di Jovanotti. Lorenzo racconta che mentre erano nello studio Jovanotti chiede al batterista di suonare un pezzo molto bello con la batteria è subito dopo si aggiunge il chitarrista che suona un pezzo che si unisce subito al ritmo della batteria e alla fine si aggiunge il cantante Jovanotti che dice le parole della canzone è così nasce una delle canzoni più belle di Lorenzo il quale l' ha detta anche alla moglie alla quale è piaciuta moltissimo e dice a Lorenzo che questa canzone sarà di sicuro un grande successo.

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  2. Innovazione,innovazione,innovazione. Ė dappertutto,ė nella TV, nei computer,nell'aria,ė nelle nostre vene nelle quali scorre il sangue,scorre come allo stesso modo fa il tempo che inevitabilmente va avanti,progredisce permettendo di farlo anche a noi. Ė un tempo che non dimentica il passato nė gli attribuisce un senso rituale ed austero ma permette al vecchio e al nuovo di lavorare insieme per migliorare la qualità della nostra evoluzione, perchė non ė importante cercare di evolversi,perchė l'evoluzione avviene inevitabilmente,ė importante come ci si evolve e farlo nella maniera più efficace possibile. Ė pure vero che l' evoluzione fa paura a molti perché va contro l'omeostasi che ė molto accomodante e attraente,tuttavia,bisogna agire Contro questa tendenza per capire che non ci rimane altro che evolvere.
    Bisogna saper rischiare,e saper scegliere di conseguenza perché viviamo in una epoca che ci mette tutto a disposizione e ci fa sentire come se ci trovassimo in un negozio pieno di caramelle diverse tra loro e saper manovrare queste situazioni ci rende migliori. Bisogna soffrire per essere felice,mettere in gioco tutti noi stessi,perchė è un investimento per raggiungere la felicità,che non è eterna,infatti non bisogna mai smettere di riproporsi e di innovarsi. Un fattore che potrebbe favorire questa cosa ė la scuola ma la scuola,dice Jovanotti, ė una fabbrica di frustrazione e di mancanza di autostima valida solo per fomentare un sentimento antiscolastico eppure rimane una istituzione essenziale. Si può educare senza porsi il problema di...CONTINUO

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  3. ...CONTINUO...Educare dice Bolelli ,nel senso che la scuola moderna dovrebbe educare i giovani nel sentirsi importanti per poi applicare questo senso di importanza nello studio. Ė finita l'era del post-moderno. Questo perché i frutti del postmoderno ormai già sanno di vecchio a causa della loro subordinazione al passato. Quello he il post-moderno non ha mai capito ė la natura biologica del connettere tutto con tutto. Tutto ė in connessione,ė questa nuova era che ce lo dice, ma questa globalità deriva dallo stesso senso di connessione insito nella natura e nell'uomo. Il più grande spettacolo dooo il big bang siamo noi...tutti noi,noi altri ,l'uomo. Ė il passo del libro fin'ora più avvincente nel quale Jovanotti compone questa famosa canzone che trasmette un messaggio semplice che va oltre tutto e promuove la natura biologica dell'uomo.

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  4. Il dialogo tra Jovanotti e Bolelli continua: i due parlano delle differenze tra l'Italia e l'America, degli slogan e delle riviste e come al solito di musica, in particolare di una canzone di Jovanotti, "il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi", di cui l'autore racconta che e' nata all' improvviso, a caso, trovandosi ognuno della band a suonare un certo pezzo contemporaneamente. Un altro argomento e' quello "innovazione": al giorno d'oggi sembra che l'innovazione abbia avuto il sopravvento su tutto, basti pensare alle nuove tecnologie, sempre piu' all' avanguardia. Noi tutti viviamo infatti in un secolo pieno zeppo di innovazioni, che mettono in comunicazione passato e presente, puntando dritto al futuro. Esse non sono programmate, ma avvengono inevitabilmente, si tratta perciò di un'evoluzione assolutamente dipendente, che non può essere fermata. Ciò che potrebbe aiutare questa evoluzione potrebbe essere la scuola, ma purtroppo essa non ci fornisce un certo tipo di autostima e non ci fa credere nell'innovazione, come dovrebbe invece fare, al contrario, ci fa sentire piccoli e spaesati in un mondo cosi' grande.
    CARLA DE ROSA

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  5. Nella seconda e-mail dell'11 maggio Jovanotti e Bolelli discutono della ridefinizione del software cui stiamo assistendo in ogni campo ( cinema, arte, informazione ), ovunque il vecchio e il nuovo convivono, ogni cosa diventa una oossibilità ma non l'unica, e in questo immenso organismo vivente ognuno deve trovare il proprio posto, deve scegliere, deve mettersi in gioco.
    Lorenzo parla ancora e sempre di musica: il tex-mex, la musica di frontiera, ma ricorda come lui all'inizio si sia innamorato del rap che definisce come "un albero senza radici" quindi una forma più evoluta di organismo vivente.
    In una scuola di Parma viene messo in scena un testo di Jovanotti dal titolo "La parrucca di Mozart", vengono però eliminate le parolacce e le immagini forti perchè ritenute non adatte ai bambini, Lorenzo approfitta di questo increscioso episodio per esprimere il suo giudizio sulla scuola che definisce come "una fabbrica di frustrazioni e di mancanza di autostima", ma ritiene anche che la scuola serva a far emergere la parte migliore di noi, quella che non si lascia omologare. Anche Franco ritiene che la scuola un solo tipo di cultura facendola passare per la sola cultura valida, inoltre secondo Franco il modo migliore per educare è far sentire gli studenti importanti e soprattutto unici.
    I nostri amici discutono di post-moderno, secondo Lorenzo l'epoca del post-moderno è finita, Franco sostiene che il post-moderno non è riuscito a cogliere la necessità di connettere tutto con tutto come fa la vita.
    E' interessante l'accostamento di sacro e sporco, si viene al mondo sporchi di qualcosa che allo stesso tempo è anche sacro e da quel momento tutti i fenomeni vitalisi caratterizzano per il fatto che sporco e sacro non si possono separare.
    Jovanotti spiega a Bolelli com'è nato il suo nuovo pezzo:utilizzando i quattro accordi basici della musica pop, e aggiungendo le parole:"il più grande spettacolo dopo il bing bang siamo noi, io e te".
    Un vero e proprio slogan evolutivo, un messagio semplice, vero, vitale, un appunto da attaccare al frigorifero del mondo per tenerlo sempre in mente.

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  6. In queste pagine si parla soprattutto dell'innovazione in generale, in tv, computer, tecnologia in generale. L'innovazione, nell'odierna società, e il fulcro di ogni tipo di cambiamento.
    Ovviamente è figlia dell'evoluzione, che è in continuo divenire ed è una forza intrinseca e dipendente.
    L'innovazione e compatta, nel senso che introduce il 'nuovo' senza escludere tutto ciò che è vecchio.
    Spesso tutto ciò che è cambiamento ci fa paura, anche se si tratta di cambiamenti positivi, perché ci fa comodo mantenere la stasi che magari dura già da un certo periodo.
    La scuola dovrebbe pubblicizzare e invogliare l'innovazione, ma spesso ciò non accade forse perché, come dice Jovanotti, e come una montagna di frustrazione.
    Secondo Bolelli la scuola dovrebbe educare i ragazzi tanto da farli sentire importanti per poi applicare quest'importanza nello studio
    Rossella Nappo

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  7. In una scuola di Parma viene messo in scena un testo di Jovanotti dal titolo "La parrucca di Mozart", vengono però eliminate le parolacce e le immagini forti perchè ritenute non adatte ai bambini, Lorenzo approfitta di questo increscioso episodio per esprimere il suo giudizio sulla scuola che definisce come "una fabbrica di frustrazioni e di mancanza di autostima", ma ritiene anche che la scuola serva a far emergere la parte migliore di noi, quella che non si lascia omologare. Anche Franco ritiene che la scuola un solo tipo di cultura facendola passare per la sola cultura valida, inoltre secondo Franco il modo migliore per educare è far sentire gli studenti importanti e soprattutto unici.
    I nostri amici discutono di post-moderno, secondo Lorenzo l'epoca del post-moderno è finita, Franco sostiene che il post-moderno non è riuscito a cogliere la necessità di connettere tutto con tutto come fa la vita.
    E' interessante l'accostamento di sacro e sporco, si viene al mondo sporchi di qualcosa che allo stesso tempo è anche sacro e da quel momento tutti i fenomeni vitalisi caratterizzano per il fatto che sporco e sacro non si possono separare.
    Jovanotti spiega a Bolelli com'è nato il suo nuovo pezzo:utilizzando i quattro accordi basici della musica pop, e aggiungendo le parole:"il più grande spettacolo dopo il bing bang siamo noi, io e te".
    Un vero e proprio slogan evolutivo, un messagio semplice, vero, vitale, un appunto da attaccare al frigorifero del mondo per tenerlo sempre in mente.

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  8. In questa seconda e-mail,Jovanotti e Bolelli parlano del vecchio e del nuovo,entrambe convivono,è un grande organismo,ognuno deve trovare il proprio posto.Lorenzo parla ancora di musica,specialmente quella di frontiera,ma spiega anche come egli abbia iniziato con il rap.In seguito,entrambi discutono sulla scuola definendola come il posto in cui i ragazzi si devono sentire unici.Infine Jovanotti spiega come sia nata la sua canzone "il più grande dopo il big bang"
    -Francesco Aliperta e Gerardo Ricciardelli

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  9. Lorenzo Jovanotti e il filosofo Franco Bolelli discutono inizialmente sulle differenze tra i tabù italiani e quelli americani, partendo da uno slogan, ovvero: make money makes sense, uno slogan di questo tipo in Italia di certo non avrebbe tanto successo poiché, proprio in Italia i tabù sono "il denaro e la morte", quest'ultima in America non è di grande valenza poiché, era di abitudine anticamente in America una cosa abituale, quindi queste due nazioni si distinguono proprio per questo.
    Inseguito si parla delle riviste ed è proprio il cantautore a dire che fare delle riviste al giorno d'oggi e molto complicato poiché non ci sono più quelle notizie bombe , infatti sono veramente pochi che impiegano il loro tempo a sfogliare pagine di riviste.
    Il filosofo Bolelli risponde al cantautore di come suo figlio ha avuto molto successo e fortuna, e di questo i due ne sono molto soddisfatti, in particolare Bolelli.
    Tante sono le canzoni che suscitano interesse nei miei confronti , una in particolare è il più grande spettacolo dopo il big bang.
    Jovanotti racconta che mentre si trovavano in studio chiede al batterista di comporre un pezzo molto bello e subito dopo chiede anche al chitarrista di legarsi al ritmo della batteria, e infine si aggiungeva a questi due il cantante ovvero appunto Jovanotti, questa canzone che nascerà, la farà ascoltare alla moglie la quale dirà, che sicuramente avrà molto successo.
    Maria Parisi

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  10. Jovanotti e Bolelli discutono, in queste pagine, inizialmente su i tabù trovando notevoli differenze tra i tabù italiani e quelli americani partendo da uno slogan che dice: make money makes sense; uno slogan così in Italia nn avrebbe grande furore anche perché i tabù italiani sono il denaro e la morte, quest'ultima in America nn è di grande significato poiché anticamente era come una cosa abituale e quindi le due nazioni si distinguono proprio per questo. Successivamente si discute di un nuovo argomento quello delle riviste: Jovanotti spiega che adesso è difficile fare una rivista perché nn hanno più la bomba che avevano una volta, infatti adesso sono in pochi a leggere riviste. Bonelli risponde raccontando a Jovanotti come il libro scritto dal figlio abbia avuto molta fortuna è di questo i due sono molto soddisfatti , in particolare Bolelli. L' argomento di questi che peró mi è piaciuto di più è quello alla di queste pagine, dove infatti Jovanotti racconta a Bolelli di come insieme alla sua band ha scritto una delle sue canzoni, ovvero il più grande spettacolo dopo il big bang che è una delle mie canzoni preferite di Jovanotti. Lorenzo racconta che mentre erano nello studio Jovanotti chiede al batterista di suonare un pezzo molto bello con la batteria è subito dopo si aggiunge il chitarrista che suona un pezzo che si unisce subito al ritmo della batteria e alla fine si aggiunge il cantante Jovanotti che dice le parole della canzone è così nasce una delle canzoni più belle di Lorenzo il quale l' ha detta anche alla moglie alla quale è piaciuta moltissimo e dice a Lorenzo che questa canzone sarà di sicuro un grande successo
    Carmen Duraccio

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  11. I discorsi riguardo la questione evolutiva tra Jovanotti e Franco Bolelli diventano il fulcro della discussione. Nella nostra società la tecnologia ci dà tutto e subito in modo caotico e il compito dell'uomo e quello di trovare la logica di questo caos.
    A proposito del tempi e menzionato l'esempio di Szymborska che dice' mentre pronuncio la parola futuro la prima sillaba e già nel passato' .

    Ogni attimo della nostra vita ha un'importanza a sè stante derivante da un'azione, un pensiero, una decisione e così via...
    Il passato e importante solo se utile in funzione del futuro.

    Riguardo la I discorsi riguardo la questione evolutiva tra Jovanotti e Franco Bolelli diventano il fulcro della discussione. A proposito del logico e del biologico entrambi si dichiarano a favore del biologico che sembra essere un percorso più breve per l'evoluzione e si presenta meno categorico. Nella nostra società la tecnologia ci dà tutto e subito in modo caotico e il compito dell'uomo e quello di trovare la logica di questo caos.
    A proposito del tempi e menzionato l'esempio di Szymborska che dice' mentre pronuncio la parola futuro la prima sillaba e già nel passato' .
    Così nasce spontanea una riflessione riguardo il tempo, ritenuto da sempre prezioso, e di rilevante importanza.
    Ogni attimo della nostra vita ha un'importanza a sè stante derivante da un'azione, un pensiero, una decisione e così via...
    Il passato e importante solo se utile in funzione del futuro.
    Le cose fatte sono appunto già fatte e non è possibile cambiarle. Dunque rimuginarci su non ha alcun senso, ma la sola cosa importante è trarne l'insegnamento o la morale come dir si voglia.
    Riguardo la differenza tra il logico e il biologico molto criticano l'America per la strumentalizzazione pragmatica della storia e della cultura; ma è necessario chiarire che tutto ciò avviene in modo biologico e quindi lo scopo e evolutivo.

    tra il logico e il biologico molto criticano l'America per la strumentalizzazione pragmatica della storia e della cultura; ma è necessario chiarire che tutto ciò avviene in modo biologico e quindi lo scopo e evolutivo.
    Luana Massa

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