domenica 16 marzo 2014

"viva tutto" Jovanotti & Franco Bolelli

qui è possibile pubblicare il vostro commento da p 180 a 200

6 commenti:

  1. E' sempre la musica la cornice del dialogo tra Bolelli e Jovanotti,che si soffermano a parlare di musica italiana. All'estero quando si parla di musica italiana,si pensa sempre all'opera e questo,dice Jovanotti, dipende dal fatto che l'opera è il nostro punto massimo di espressione musicale,è il nostro rock n' roll ed ha influenzato il mondo.Il limite della musica italiana è che non è andata oltre,ha smesso di rilanciare progetti e di rinnovarsi,raccogliendo solo della briciole cadute dal tavolo di Verdi. Bolelli pensa che il problema dell'Italia è la ricerca della continuità,quando ogni progetto,impresa funziona quando vige la discontinuità. E' tutto in movimento, e bisogna evolversi per prepararsi a questo movimento che crea un inevitabile cambiamento. Jovanotti fa una distinzione fra intenzione e scopo:l'intenzione è vivere le cose accettando gli errori e cercare di imparare da essi ha un valore generico e non esprime i mezzi da adottare per raggiungere i propri fini,mentre lo scopo è un punto a cui si mira, è un concetto più assoluto e chiuso che non accetta imprevisti nè mutamenti. Oggi la celebrità ed il suo culto sono cambiate;lo si nota gettando un occhio ed un orecchio su alcuni video di youtube. Questo sito ha creato una categoria,prettamente giovanile, di persone che condividono stati,idee e qualsiasi cosa gli passa per la testa con tutto il mondo,i cosìdetti "youtubers".Questo è dovuto al cambiamento,all'evoluzione della nostra società che permette ad ognuno di noi di diventare "celebre".Si sta diffondendo sempre di più l'idea che le celebrità,intese come lo si faceva una volta,stanno perdendo valore lasciando campo libero a coloro che interagiscono all'interno di una rete. Questa è una conseguenza dei social network che fanno sentire speciale,anche se in modo piccolo,ognuno di noi;e questo è importantissimo specie nei bambini che, tramite facebook, hanno la possibilità di scrivere giorno dopo giorno la loro storia,perchè se tutti i bambini si sentissero speciali,dice Jovanotti,scomparirebbero metà delle malattie psicologiche. Questo porta anche alla contemplazione dell'"io" narcisistico,ma contribuisce,alla salute mentale della persona. Bolelli riflette e critica l'idea di ricercare il proprio bambino interiore,perchè,dice, tornare innocenti,come un bambino,è assurdo e ridicolo,tuttavia,chi sperimenta e chi inventa si trova sempre in uno stato di innocenza e,come un bambino,ha la sensazione di mettere le mani per la prima volta su qualcosa. Insomma,è un modo per evolversi,d'altronde, un grande poeta come Pascoli la pensava allo stesso modo: la poesia è tale solo quando riesce a parlare con la voce del fanciullo interiore e quando ,trasmettendo messaggi,provoca sentimenti e reazione infantili,tipiche del mondo irrazionale e bimbesco....CONTINUA...

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  2. ...CONTINUO...VIVA TUTTO!!! A quanto pare è in questo passo del libro che i nostri due amici hanno deciso di intitolare in tal modo quest'opera di divulgazione giovanile. L'idea è venuta a Jovanotti mentre faceva la fila in un autogrill per mangiare qualcosa e guardandosi intorno ha capito che l'America è il paese dei corpi perfetti,grassi,magri,bianchi,neri,gialli,grigi,strani,storti,bassi,alti,vecchi e giovani, quindi, viva tuto questo. E' un inno alla vita che supera il classico "viva la vita".E' anti-ideologico,è semplice,diretto,potente,uno slancio per la biodiversità,insomma è un semplice VIVA TUTTO!!! Jovanotti è a New York,tappa della sua tournèè americana e fa visita al suo famoso giardino botanico ed osservando la natura,il suo comportamento ed il suo modo di agire,capisce che si differenzia attraverso molte forme per sopravvivere,proprio come facevano una volta le famiglie concependo molti figli e come fanno oggi gli imprenditori che investono i propri soldi in campi commerciali del tutto diversi. La differenza è vita perchè moltiplica la possibilità della vita. Jovanotti dice che l'unica forza che ci fa vivere l'eternità nell'attimo è l'amore e Bolelli dice che amare qualcuno al cento per cento è il minimo che si possa fare. L'amore esiste se è incondizionato,se è profondo,se accetti di bruciarti. Non può essere consolatorio e quindi non è mai un modo per colmare una mancanza. E' un'impresa espansiva che ti fornisce il senso del tutto. Un amore che mette condizioni,che pone dei paletti,è già un tradimento. Il mondo ha sempre avuto un suo ombelico,concettualmente parlando,rappresentato dal principale centro urbano globale. Una volta era Corinto,poi Roma,Firenze poi Parigi ed oggi è New York, è il punto di intersezione di più culture,movimenti artistico-culturali ed è la megalopoli che più rappresenta il mondo moderno.

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  3. Jovanotti e Bolelli affrontano in queste pagine nuovi argomenti: innanzitutto Jovanotti racconta a Bolelli di come è andato il suo primo concerto in America e gli parla delle sensazioni che ha provato; poi inizia a parlargli del libro viva tutto e di come pensava fosse bello quel titolo, tanto che potrebbe essere quello del suo album oltre a quello del libro. Subito dopo discutono di un nuovo argomento: la botanica, infatti Jovanotti racconta una giornata eh ha passato con la Teresa mentre la Francesca era a fare shopping. I due erano andati in un museo botanico a vedere diverse pianti e a entrambi piaceva vedere quelle varietà di piante e dice anche anche a Franco l'effetto che a l'anacardio se lo si mangia senza averlo tostato un po'. Dopo gli parla di quando era andato in biblioteca a leggere dei libri insieme alla Teresa. Alla fine Jovanotti gli parla di un giorno che è stata ad Harvard per essere messo alla prova su argomenti che riguardano la storia e aggiunge quanto gli sia piaciuta quell'esperienza ma anche quanto gli piaccia essere messo alla prova. Franco, come nelle e-mail che si sono mandati finora, risponde sempre usando la sua filosofia, poiché lui fa di mestiere proprio il filosofo, rendendo così l'argomento affrontato molto più interessante per il lettore ma anche più difficile appunto per permettere al lettore di ragionare sull'argomento in maniera più approfondita. Infatti, usando questo metodo la lettura del libro può rappresentare una sorta di studio sul mondo che ci circonda, da ciò si può intuire quanto il libro sia davvero importante per i giovani per comprendere il mondo in cui viviamo.

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  4. È in questa parte in cui i due protagonisti,decidono di intitolare il libro "Viva Tutto".In seguito,Jovanotti descrive come è andato il suo primo concerto in America,per poi passare ad un nuovo argomento,la botanica.Infatti,spiega che lo stesso è andato in un museo della botanica.Alla fine racconta,sempre Jovanotti,che una volta andò ad Harvard e come l'abbiano messo alla prova facendogli domande sulla storia,e sottolinea come,quell'esperienza gli sia piaciuta.Naturalmente,Franco gli risponde,ma a modo suo,attraverso la filosofia,quindi con un ragionamento logico,ma profondo,dettagliato che deve far sempre pensare,

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  6. Lorenzo e Franco continuano il loro scambio di email ed idee sulla vita. Lorenzo continua il suo tour in giro per gli Stati Uniti ,la terra che più delle altre incarna l'idea del nuovo, del mutamento e delle opportunità ,e proprio mentre attraversa questo paese egli pensa che" viva tutto" (con tre punti esclamativi) oltre ad essere il titolo del libro, potrebbe diventare anche il titolo dell'album, il titolo pop che sintetizza alla perfezione il suo sguardo sulle cose, ancora biologia e tecnologia e ancora biodiversità che nel mondo della natura serve a moltiplicare le possibilità di vita, poi i due amici parlano dell'amore secondo Lorenzo l'amore è l'eternità nell'attimo, solo l'amore ti trasmette il senso del tutto. Dalla riflessione sull'amore si passa a quella sul mito della droga nella musica, la droga secondo molti aiuta i musicisti a espandere le proprie capacità invece per Lorenzo il musicista deve essere più lucido di un chirurgo per riuscire a fare bene il suo lavoro cioe per riuscire ad emozionare. Franco ricorda che per secoli siamo stati abituati a contrapporre l'individualismo alla comunità invece egli ama gli ego che alimentano altri ego, ama il giocatore che trova la sua personale realizzazione nella felicità della squadra. Lorenzo deve incontrare gli studenti di Harvard per parlare di musica e diritti umani. Franco sostiene che il principale diritto umano è quello di contare per qualcuno perché solo se si è consapevoli del proprio valore e della propria unicità si è disposti a riconoscere il valore e l'unicita degli altri.La visita ad Harvard porta Lorenzo a riflettere sui criteri di selezione delle leadership negli Stati Uniti basati sulla meritocrazia. Ma ricorda anche come l'America sia un paese duro dove esistono grosse sacche di disperazione, egli ricorda poi che noi italiani siamo speciali e ci distinguiamo nel mondo.

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